Robert Cheaib: la bellezza della diversità
Scritto da Francesco_i il 26 Aprile 2020
Robert Cheaib: il campo magnetico dell’amore
Gli opposti si attraggono o è più vero che chi si somiglia si piglia?
Personalmente credo entrambe le cose.
Ci sono elementi di differenza e di somiglianza che permettono a due persone di ritrovarsi.
Non tutte le somiglianze si incontrano, a volte si appiattiscono o si esasperano a vicenda, così come non tutte le differenze si scontrano.
A volte creiamo un campo magnetico e creativo irripetibile.
Ci sono somiglianze e differenze complementari, come ci sono anche somiglianze e differenze che si escludono a vicenda.
Robert Cheaib: addomesticare le differenze
Somigliare nei difetti, nelle fragilità e nelle fissazioni è terribile. Divergere sull’essenziale non permette di gettare le basi di una casa e di una causa comune.
Le differenze vanno addomesticate, ovvero vanno letteralmente portate a casa. Non devono creare divergenza ma convergere per fondare il NOI.
Le fondamenta di una casa sono utili se poste nella giusta distanza per permettere lo spazio costruttivo e per sorreggerlo.
Perdonando l’alterità, come ho detto nella puntata precedente, la accogliamo come dono e ne scopriamo i tratti di bellezza e di complementarietà nella diversità.
Bisogna superare la presunzione di somiglianza e maturare verso l’assunzione della differenza.
Anche in ciò che ci accomuna, l’altro è comunque diverso.
Robert Cheaib: la bellezza sta nella concordia non nella conformità
La bellezza nella coppia non nasce dall’essere una coppia conforme. La bellezza è la concordia, non la conformità. È la sintonia, non la monotonia. È il coraggio della comunione nella diversità e del vedere nella prossimità dell’inafferrabile il modo stesso di essere nella bellezza.
Nell’alterità non c’è solo diversità ma anche eccedenza.
Se come dice il filosofo Theodor Adorno, “l’amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile”, l’amore è anche la capacità di assumere il dissimile senza assimilarlo od omologarlo, annullare la differenza, la polarità e la relazione, quindi la coppia.
Dire “Siamo proprio uguali, è quello che ho sempre sognato, è la mia donna ideale, l’ho pensata proprio così” è cedere al rischio della fusione e anche della confusione.
Robert Cheaib: l’altro è unico in sé
Quando conosco l’altro per quello che è scopro che è imperfetto o meglio perfettamente diverso da come lo avevo immaginato in un primo momento, che è altro nel vero senso della parola. Non è perfetto per me, è unico in sé.
Amarlo vuol dire riconoscere che è bello così.
Su un altro versante, tante persone si innamorano dell’altro per quello che è, per poi passare il resto della vita a cercare di farlo diventare quello che sono loro.
Dobbiamo riconoscere lo spazio che ci separa dall’altro e lo spazio che può diventare il giardino e il respiro del nostro amore.
Il filosofo francese Xavier Lacroix scrive: “L’incontro con l’altro è la nostra migliore occasione per accedere alla vera vita che è superamento, oblio di sé, liberazione dai pesi e dagli intralci del nostro ego. Alla sicurezza fusionale l’altro mi propone il rischio della comunione, la comunione nella distinzione. Questa è la bellezza dell’amore”.
(Trascrizione del testo a cura di Antoine Ruiz)
Ascolta l’undicesima puntata del “Gioco dell’amore” con Robert Cheaib