Il trattamento è, quindi, particolarmente indicato per i tumori situati vicino a organi vitali o in aree sensibili alla tossicità dei raggi fotonici, come quelli del cervello o della spina dorsale, oppure per neoplasie a geometria complessa, come quelli del distretto testa-collo, o tutte quelle che sviluppano radioresistenza.
Cura tumori, al Gemelli il nuovo progetto ‘Proton4Life’
Scritto da Redazione il 21 Febbraio 2018
Cura tumori, arriva Proton4Life
Si chiama Proton4Life il nuovo progetto per la cura tumori resistenti alle radiazioni, o inoperabili, messo a punto dal Policlinico Gemelli di Roma, l’Istituto nazionale Regina Elena e l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Obiettivo è la creazione, entro il 2025, del primo polo per la cura dei tumori grazie alla protonterapia di cui potranno beneficiare non solo i pazienti del Lazio, ma anche del Centro e Sud Italia.

Policlinico A.Gemelli
“È un primo esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato”, si legge in una nota del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, che andrà ad arricchire il mosaico della nuova sanità della Regione Lazio e che coniuga alta qualità assistenziale, innovazione tecnologica, ricerca clinica e appropriatezza delle prestazioni“.
Si conta, dunque, in quattro anni, di realizzare 4 ‘bunker’ con le apparecchiature utili. L’investimento complessivo è di circa 120 milioni. Ammonta invece a 2300 il numero di pazienti che potranno essere trattati in uno anno.
La protonterapia è una tecnica, della cura tumori, di precisione. Grazie alle proprietà fisiche dei protoni, consente, rispetto alla radioterapia convenzionale con i fotoni, di rilasciare la dose (più elevata) con estrema precisione sul tessuto tumorale. Di conseguenza è maggiormente ridotto un eventuale danno ai tessuti non interessati dal tumore.