Pasqua 2021: oltre il lockdown
Scritto da Azione Cattolica il 24 Marzo 2021
Pasqua 2021: a RaccontAC Stella Morra parla della seconda Pasqua che celebreremo in zona rossa
Anche quest’anno, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia Covid-19, ci apprestiamo a vivere la Pasqua a casa, in lockdown, in un contesto per niente semplice che ormai conosciamo costellato da sofferenza, paura, dubbio, difficoltà nel mondo del lavoro. Chiara Santomiero ha intervistato per RaccontAC la prof.ssa Stella Morra, teologa e direttrice del Centro Fede e Vita Alberto Hurtado della Pontificia Università Gregoriana, alla quale ha chiesto come vivere in questa situazione l’annuncio di gioia della Resurrezione del Signore.
Pasqua come passaggio
“Siamo abituati a vivere la Quaresima come un periodo di riflessione e a vedere quindi la Pasqua come un happy ending, ma non è così. Questi due anni di Quaresima e Pasqua in lockdown ci hanno dimostrato proprio questo- risponde la prof.ssa Morra -La Pasqua non è la soluzione ai problemi: piuttosto è l’ingresso in un’altra vita. In questo tempo faticoso, in cui da mesi riflettiamo molto su noi stessi e sulle relazioni, forse abbiamo iniziato a capire che la gioia pasquale consiste nel varcare una soglia ed entrare in una vita nuova, dove possiamo toccare come San Tommaso le ferite di Cristo: la Pasqua significa che il dolore di prima non è magicamente sparito, non si riassorbe da sé, ma va affrontato. L’augurio di quest’anno è dunque riuscire ad avere sempre cura del più piccolo, del più debole, accompagnandoci gli uni gli altri verso la speranza, con la consapevolezza che è il Signore a guidarci anche oggi”.
Preghiera in famiglia
Come raccontato anche in altre puntate, questo tempo di restrizioni è anche un’occasione per riscoprire e valorizzare la preghiera in famiglia: a tal proposito, l’AC di Roma ha preparato e diffuso un sussidio per pregare in casa. “Certo, fare delle crisi delle opportunità è qualcosa di profondamente umano- concorda la prof.ssa Morra -Ma non solo: la Parola di Dio parla attraverso le crisi, pensiamo ad esempio a tutte le vicende dell’Antico Testamento e alla croce di Gesù. Tutte quelle crisi annunciano la passione del Signore e la buona novella della Resurrezione. Possiamo dunque sfruttare questo periodo per ritrovare la sapienza, la genuinità e la semplicità di quel popolo di Dio che pregava quotidianamente insieme, anche a casa: possiamo cogliere dunque l’invito a riprenderci la nostra responsabilità battesimale e a vivere da cristiani sia dentro, sia fuori casa. In particolare, sarebbe bello in famiglia riuscire a dirsi nuovamente cose importanti e a offrirle come preghiera al Signore”.
L’impegno del discernimento
Inoltre, facendo riferimento all’inizio dell’anno della famiglia indetto da Papa Francesco, la prof.ssa Morra aggiunge che “Cogliendo ulteriormente le occasioni che arrivano con questo tempo di restrizione, possiamo renderci veramente conto che le famiglie felici non esistono: il Covid-19 ci ha messo davanti al fatto che molte famiglie fanno fatica, molte di più rispetto a quante pensavamo. Ecco, in questo momento, anche con l’approssimarsi della Pasqua, possiamo davvero fermarci e fare discernimento sulla Parola di Dio per capire come accompagnare chi è fragile e come affrontare la realtà anche nei suoi lati più amari”.