Laudato Sì. Nuovi spazi per nuove comunità
Scritto da Francesca Baldini il 7 Giugno 2020
Laudato Sì: quando l’architettura e l’urbanistica sono al servizio dell’uomo per definire nuovi spazi per nuove comunità.
La risposta di Bernardo Secchi, famoso architetto urbanista scomparso di recente è che «Oggi più che in passato, nelle grandi aree metropolitane, le disuguaglianze saltano agli occhi e strategie di distinzione ed esclusione sono state favorite dallo stesso progetto urbanistico. Bisogna tornare a riflettere sulla struttura spaziale della città, riconoscere l’importanza che nel costruirla ha la forma del territorio. Tornare a conferire agli spazi urbani una maggiore e più diffusa porosità, permeabilità e accessibilità; disegnarli con ambizione, tenendo conto delle città che ci hanno preceduto e ragionare di nuovo sulle dimensioni del collettivo.»
Laudato Sì: le relazioni umane al centro delle comunità
La risposta di Francesca Guidotti, presidente della Rete Italiana Villaggi Ecologici è negativa, afferma infatti la Guidotti «La soluzione abitativa non è condizione sufficiente. Oltre a quella è necessario attivare un processo di cura delle relazioni sociali e di adozione di buone abitudini. Sottovalutare il ruolo delle relazioni umane rischia di creare condomini identici a quelli attuali, con la sola differenza di possedere un bellissimo impianto a risparmio energetico. […] Oggi il senso di appartenenza, soprattutto di tipo tradizionale, è in declino. Eppure è un aspetto fondamentale dell’esistenza umana, ed è necessario formulare nuovi patti di convivenza, capaci di soddisfare il nostro bisogno di riconoscerci in una comunità senza che questo ci venga imposto, ma come scelta consapevole»

Un esempio di Cohousing
Alcune idee in proposito potrebbero essere: la costituzione di un comitato sull’ecosostenibilità e l’adozione di una relativa Road Map su base comunale o a livello di comitati civici o consigli pastorali delle parrocchie, delle conferenze sul tema dell’alimentazione e nutrizione biologica, il recupero delle aree verdi comunali o dei territori delle Chiese, la sensibilizzazione dei giovani alle tematiche dell’Ecologia Integrale, l’avvicinamento delle persone disagiate all’orticoltura su aree della Parrocchia, delle iniziative di Economia circolare da attivare su base imprenditoriale sociale, il dialogo con i comitati civici e il Municipio di appartenenza per la ridestinazione di aree verdi del quartiere, delle iniziative di integrazione e inclusività delle fasce sociali disagiate, aiutandole a prendere di nuovo contatto con la realtà del territorio, in maniera condivisa e favorendo i rapporti intergenerazionali, come ad esempio il Cohousing inclusivo studenti-anziani.