Intelligenza artificiale: il 28 febbraio la firma della “Call for AI Ethics”
Scritto da Valeria De Simone il 21 Febbraio 2020
Intelligenza artificiale: “Rome Call for AI Ethics”
Sarà l’intelligenza artificiale al centro del workshop “Il buon algoritmo?” a cura della Pontificia Accademia per la Vita in programma dal 26 al 28 febbraio all’Auditorium di via della Conciliazione. In particolare, durante i lavori dell’ultima giornata, a cui prenderanno parte tra gli altri David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo e Qu Dongyu, direttore generale della Fao, sarà resa pubblica la “Rome Call for AI Ethics”. Primi firmatari Microsoft e Ibm.
Da dove nasce l’esigenza dunque di una carta etica? Lo Abbiamo chiesto, nella puntata di oggi di “Tutte le Strade” a Fabrizio Mastrofini, responsabile della comunicazione della Pontificia Accademia per la Vita.
«Sono state le grandi aziende del mondo dell’informatica a entrare in contatto per prime con la Pontificia Accademia per la Vita. Nel 2019 la PAV ha cominciato a impegnarsi su questo tema parlando di roboetica. In seguito a questo impegno, sono state le aziende, Microsft prima e Ibm dopo, a mettersi in contatto con la PAV perché si sono rese conto di avere fra le mani un grande potenziale di tecnologia e sono anche consapevoli che questa tecnologia deve essere utilizzata per rendere il mondo migliore e non per sfruttarlo. Da qui una collaborazione, un percorso, per arrivare alla definizione di impegno etico».
Intelligenza artificiale e salute
Anche la salute è in qualche modo coinvolta nella sfera dell’intelligenza artificiale e di conseguenza in quelle dell’etica e del diritto…
«Le tecnologie e l’intelligenza artificiale hanno un grandissimo impatto soprattutto in ambito sanitario perché raccogliendo grandi quantità di dati si possono identificare malattie, prevenirle e si possono individuare e “costruire” medicinali adeguati. Questa è una grande potenzialità oltre allo sviluppo della robotica nel campo sanitario per la chirurgia di altissima tecnologia e precisione.
Ecco però tutti questi sviluppi vanno regolati sul piano etico. Ci vogliono delle norme, ci vogliono dei principi (la privacy dei pazienti è un tema delicatissimo) perché per arrivare a definire metodiche, procedure, trattamenti bisogna raccogliere dati e fare interpolazioni. Sono tematiche sulle quali avere una grande attenzione e sensibilità».
Nel corso della mattinata Papa Francesco si rivolgerà ai partecipanti in collegamento audio-video. Non dimentichiamo le parole che il Pontefice ha ribadito più volte . “Se i progressi tecnologici fossero causa di disuguaglianze sempre più marcate, non potremmo considerarli progressi veri e propri”…
«Esattamente. Per questo serve un impegno etico. Allora io vorrei anche invitare i nostri ascoltatori e le nostre ascoltatrici di Roma a questo evento del 28 febbraio all’Auditorium in via della Conciliazione a partecipare alla firma di questa “Call for AI Ethics”, di questa carta etica sull’intelligenza artificiale. Potete registrarvi, l’ingresso è gratuito. Siete tutti i benvenuti».
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