Famiglia: le vacanze
Scritto da Francesco_i il 5 Maggio 2020
Famiglia: tutti insieme o ciascuno per sé?
Francesca Baldini intervista Gigi Avanti, consulente familiare e membro della Consulta Nazionale della CEI per la Pastorale della Famiglia, sul tema delle vacanze
Gigi : dipende dall’età. Ci sarà un periodo in cui sarà giocoforza andare tutti insieme con i figli piccoli. Saranno poi i figli stessi a cominciare a distaccarsi piano piano e si vedrà di volta in volta la convenienza di questa cosa, la possibilità attuativa.
Quando è troppo dirompente, ognuno per sé, non la vedo bene soprattutto se si tratta di marito e moglie, anche come immagine che si può dare ai figli, a meno che la cosa si giustifichi per ragioni lavorative.
Il tempo di vacanza fa sempre parte della condivisione della vita familiare. Saranno poi i figli a sganciarsi e si vedrà di volta in volta che prezzo pagare per far raggiungere loro una sana autonomia. A volte può succedere che si esagera in senso restrittivo pensando che una persona finché non compie diciotto anni non è autonoma, quando invece può darsi che lo sia già a diciassette. Ma si può anche esagerare essendo troppo lassisti.
Famiglia: condivisione tra coniugi ed equilibrio con i figli
E’ brutto dire ai propri figli di andare dove vogliono basta che non creino problemi.
Con i figli, di volta in volta, si concerta, si pattuisce un po’, se si è ancora tutti insieme, oppure si comincia ad allentare un po’ la presa. I genitori invece li vedo sempre bene insieme.
Francesca: ma se succede che uno dei due vuole fare una vacanza da solo?
Gigi: paga dazio perché non viene soddisfatto uno dei bisogni fondamentali, cioè quello di stare in contatto, importantissimo per condividere.
Famiglia: l’immagine del tandem
Nei miei libri uso spessissimo l’immagine del tandem che rappresenta un po’ la vita matrimoniale. Si sta seduti l’uno accanto all’altro e si condivide tutto. Se ci si comincia a distaccare e a non avere più contatto col tandem, se si va a fare una vacanza da soli, si crea comunque nell’altra persona un’ansia dal punto di vista psicologico.
Può essere un santo, un supersanto, ma quando il bisogno di contatto non è soddisfatto, la reazione immediata è un po’ di ansietà. Cosa farà lui o lei in questo momento? Chissà se mi pensa.
Francesca: anche se c’è magari una passione di sviscerare…
Gigi: te l’ho detto, ci può essere santità dall’una e dall’altra parte. Qui siamo ad un livello prettamente psicologico.
Siccome la scelta è stata quella di convivere, condividere e comunicare, quando una delle tre cose viene un po’ penalizzata ne risente la relazione stessa.
Ripeto, questa è però una mia interpretazione psicologica, per questo ho detto brutalmente che qualcuno che decide di partire da solo paga dazio.
(Trascrizione del testo a cura di Antoine Ruiz)
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La scorsa puntata della rubrica “In famiglia: il tradimento”