Epifania, Francesco: “Alzare gli occhi, mettersi in viaggio e vedere”
Scritto da Valeria De Simone il 7 Gennaio 2021
Epifania: adorare il Signore sull’esempio dei Magi
Alzare gli occhi, mettersi in viaggio e vedere. Sono le tre espressioni che, ha detto ieri Papa Francesco nel giorno dell’Epifania, ci fanno comprendere cosa vuol dire adorare il Signore (azione non facile e immediata, ma che esige una certa maturità) sull’esempio dei Magi.
«Nella nostra epoca – ha sottolineato Francesco – è particolarmente necessario che, sia singolarmente che comunitariamente, dedichiamo più tempo all’adorazione, imparando sempre meglio a contemplare il Signore. Si è perso un po’ il senso della preghiera di adorazione, dobbiamo riprenderlo, sia comunitariamente sia nella propria vita spirituale».
Epifania: Alzare gli occhi, mettersi in viaggio, vedere
Alzare gli occhi, ha fatto presente il Santo Padre, è il primo passo dell’adorazione. «Alla comunità di Gerusalemme, ritornata da poco dall’esilio e prostrata dallo scoraggiamento a causa di tante difficoltà, il profeta Isaia rivolge questo forte invito: “Alza gli occhi intorno e guarda” (60,4). È un invito a mettere da parte stanchezza e lamentele, a uscire dalle strettoie di una visione angusta, a liberarsi dalla dittatura del proprio io, sempre incline a ripiegarsi su sé stesso e sulle proprie preoccupazioni».
Quando alziamo gli occhi a Dio, ha messo ancora in evidenza il Pontefice in occasione dell’Epifania, «i problemi della vita non scompaiono, no, ma sentiamo che il Signore ci dà la forza necessaria per affrontarli».
La seconda espressione che ci può aiutare è mettersi in viaggio come i Magi. «Il viaggio implica sempre una trasformazione, un cambiamento. Dopo un viaggio non si è più come prima. C’è sempre qualcosa di nuovo in chi ha compiuto un cammino: le sue conoscenze si sono ampliate, ha visto persone e cose nuove, ha sperimentato il rafforzarsi della volontà nel far fronte alle difficoltà e ai rischi del tragitto.
Non si giunge ad adorare il Signore senza passare prima attraverso la maturazione interiore che ci dà il metterci in viaggio. Come i Magi, anche noi dobbiamo lasciarci istruire dal cammino della vita, segnato dalle inevitabili difficoltà del viaggio. Non permettiamo che le stanchezze, le cadute e i fallimenti ci gettino nello scoraggiamento». E infine occorre vedere. Vedere, come i Magi, in adorazione di Gesù, al di là dell’apparenza, oltre il velo del visibile, che spesso si rivela ingannevole.
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