Don Rey, medaglia d’oro al merito civile: giovedì la consegna a De Donatis
Scritto da Valeria De Simone il 9 Ottobre 2017

Palazzo del Quirinale
Don Rey, la cerimonia al Quirinale
Una medaglia d’oro al merito civile alla memoria di don Gioacchino Rey, parroco a Santa Maria del Buon Consiglio, al Quadraro, durante l’occupazione nazista di Roma. A consegnarla giovedì 12 ottobre al vicario del Papa per la diocesi di Roma, Angelo De Donatis, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante una cerimonia al Quirinale.
“Con eroico coraggio e incurante dei gravissimi rischi personali, aiutò la lotta clandestina e, con generoso slancio pastorale, sostenne coloro che cercavano scampo dalle violenze e dalle crudeltà delle forze occupanti”. Queste le parole con il cui il capo dello Stato ha motivato la decisione del conferimento della medaglia d’oro a don Rey.
Don Gioacchino Rey
Nato a Lenola, in provincia di Latina, nel luglio del 1888 è morto a Roma nel dicembre del 1944, investito da un mezzo militare subito dopo la liberazione della città.
È il terzo sacerdote della diocesi di Roma a ricevere il riconoscimento e gli onori della Repubblica per le azioni resistenziali e di soccorso ai perseguitati. Insieme a lui, don Giuseppe Morosini e don Pietro Pappagallo, ucciso il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine.
Il parroco delle trincee
Durante il rastrellamento del Quadraro (17 aprile 1944) si offrì tedeschi come ostaggio al posto dei suoi parrocchiani. Per giorni fece da spola tra le famiglie del quartiere e gli studi di Cinecittà, dove erano stati raccolti i rastrellati, per portare loro informazioni e messaggi da parte dei parenti.
Ma Don Rey fu accanto a chi ne aveva bisogno già prima, durante la Grande Guerra. Per questo Pio XII lo definì il “Parroco delle Trincee” in ricordo e in omaggio alla sua missione di Cappellano Militare durante la Prima Guerra Mondiale. Per aver soccorso i feriti sotto il fuoco nemico gli fu conferita una Medaglia di Bronzo al Valor Militare.