Comunità di Sant’Egidio, “Guida Michelin”: è allarme povertà
Scritto da Francesco_i il 23 Dicembre 2015
Il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo presentando ieri Dove mangiare, dormire, lavarsi, la “Guida Michelin dei poveri” , giunta alla sua 26ª edizione, ha illustrato un quadro piuttosto allarmante: i senza fissa dimora, 47.648 nel 2011, secondo i dati Istat, hanno superato quest’anno nel nostro Paese la quota di 50mila. Non solo immigrati e clandestini ma anche italiani che hanno perso il lavoro o che sono separati. La guida, con oltre 600 indirizzi, ha l’obiettivo quindi di fornire informazioni aggiornate su servizi medici, luoghi dove poter trovare un pasto o un letto.
“È l’isolamento sociale la prima causa che determina la povertà e che porta tanti, anche giovani, a vivere per strada” ha spiegato Impagliazzo sottolineando la necessità di una maggiore inclusione per proteggere le persone più vulnerabili e a rischio di povertà: “All’inizio del Giubileo -ha detto- occorre sottolineare che la misericordia significa oggi anche ricostruire tante reti sociali che si sono rotte o frammentate”. Colpisce, ha inoltre fatto presente, “che il 78 per cento delle persone che si trovano in strada oggi sia solo e provenga in gran parte da storie di isolamento legate principalmente alle separazioni: se viene meno la famiglia, grande motore del welfare italiano, ci si ritrova in difficoltà e più facilmente in povertà”.
Preoccupante la situazione a Roma. Sono 7.700 le persone che vivono per strada di cui solo 2.500 circa hanno la possibilità di dormire al riparo la maggior parte delle volte in alloggi di fortuna. A causa di Mafia Capitale, poi, che ha rallentato o bloccato alcuni appalti per la gestione dell’accoglienza notturna, si registrano, inoltre, 100 posti letto in meno. Sono in aumento, però, forse anche grazie ai messaggi lanciati dal Papa a proposito di accoglienza, le opere di volontariato nella nostra città. Con il Piano di emergenza freddo, infatti, sono pronti a Roma 2.300 posti tra parrocchie, associazioni di volontariato, centri convenzionati.
E per il pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, lanciato in rete con l’hashtag #MercyChristmas, si stima la presenza di almeno 20mila romani a servizio di 18mila ospiti tra cui anziani bambini e rifugiati.