Come Maria,
donna dei dolori
Scritto da Francesco_i il 13 Maggio 2020
Se Maria è la donna della gioia, non possiamo non contemplarla anche come la donna dei dolori: un dolore però salvifico, che ha senso, redentivo.
Se Gesù è l’uomo dei dolori, Lei è la donna del dolore. Comincia subito l’annuncio della spada che le trafiggerà il cuore. Sarà proprio Simeone che presenterà Gesù come l’uomo dei dolori: “È qui per la rivelazione dell’amore di Dio, per le genti e per la salvezza, vittima e tu sarai la donna che verrà trapassata da una spada”.
Donna dei dolori, dalla nascita di Gesù
E’ proprio all’inizio della vita di Gesù che Maria riceve questo messaggio e in effetti Lei capisce che questo bimbo che Lei dona all’umanità è colui che porta i dolori dell’umanità stessa. A Nazareth, per la nascita del bambino, è tutto pronto, il corredino, la culla, eppure Lui deve nascere come un senza tetto, come uno sfollato, come tanti migranti di oggi. Quanto dolore viene dato a questa mamma nel non poter dare una culla e un’accoglienza dignitosa a questo bambino tanto atteso e tanto amato.
Il dolore di Maria è già nel parto, nel partorire questo figlio. Inoltre c’è la fuga in Egitto e il sapere che sono stati trucidati tanti innocenti al posto del suo bambino (la Strage degli Innocenti). Pensate al dolore di Maria quando Gesù, adolescente, si smarrisce nel Tempio. Il testo evangelico usa un’espressione molto forte: “Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo”. Maria capì fino ad un certo punto la risposta del figlio.
Immaginate il ritorno di Gesù a Nazareth, quando nella Sinagoga legge la profezia di Isaia: “Sono venuto a portare il giubileo, la misericordia per i poveri e il giorno di grazia per tutti i miseri che cercano salvezza”. Maria, presente in quella Sinagoga, gioisce perché Gesù dice: “Oggi questa parola si è realizzata davanti a voi”. Maria gioisce ma sappiamo dal Vangelo che subito dopo il popolo di Nazareth pretende da Lui miracoli e Gesù, non facendoli, viene portato sul ciglio del burrone, quasi ad indicare come sarebbe stata la sua passione.
Donna dei dolori, durante la Passione
Per tutta la vita pubblica di Gesù, la sofferenza di Maria, donna dei dolori, è sapere che Gesù non è compreso, con tanta fatica, nemmeno dai suoi stessi apostoli e discepoli. Maria quindi è la donna dei dolori, vicina a Gesù nella Passione. Pensate alle cadute, ai tradimenti di Giuda e di Pietro. La pensiamo, la contempliamo sotto la Croce. È lì che sperimenta lo strazio più grande di tante mamme che vedono morire il figlio prima di loro stesse e Lei è come se fosse trafitta al posto suo, come dice San Bernardo quando il centurione dà il colpo di lancia al Cristo. Gesù era già morto: quindi la sofferenza colpisce il cuore della madre. Eccola lì, Maria, sotto la Croce che dà senso a quel dolore che ci salva.
Possiamo concludere quest’incontro con le bellissime parole dello “Stabat Mater”. Così prega la Chiesa, contemplando Maria sotto la Croce: “Stavi, o Madre dolorosa, alla Croce lacrimosa con il figlio vittima. Quanto triste, quanto afflitta eri, o Madre derelitta. Ti accoravi, ti affliggevi, pia Madre che vedevi il tuo figlio martire”.
(Trascrizione del testo a cura di Antoine Ruiz)
Ascolta la puntata odierna “Donna dei dolori” a cura di don Tonino Panfili