Celebrazioni liturgiche: sì ai cori, no al distanziamento tra familiari
Scritto da Valeria De Simone il 31 Agosto 2020
Celebrazioni liturgiche e covid: le novità
L’eventuale reintroduzione dei cori e dei cantori e la possibilità per i componenti dello stesso nucleo familiare, o per persone non legate da vincolo di parentela, ma che condividono abitualmente gli stessi spazi, di non osservare il distanziamento sociale. Sono queste le novità riguardo alle celebrazioni liturgiche contenute in una nota del Minestero dell’Intero pubblicata lo scorso 14 agosto a seguito di alcuni quesiti posti dalla Cei.
Celebrazioni liturgiche: le disposizioni del Ministero dell’Interno
In particolare, si legge nel documento stilato sulla base del parere del comitato tecnico-scientifico, i componenti dei cori e i cantori «dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri».
Inoltre «durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi do svolgono vita sociale in comune».
La nota del Ministero dell’Interno
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