Avviata la bonifica delle banchine del Lungotevere
Scritto da Francesco_i il 15 Luglio 2016
E’ in corso, su disposizione della sindaca Virginia Raggi, un intervento di pulizia straordinaria della banchina del Lungotevere nel tratto che va da Ponte Sublicio a Ponte Garibaldi. Operatori e mezzi dell’Ama, coadiuvati da agenti della polizia locale e da personale della Polizia di Stato, hanno proceduto il 13 luglio allo sgombero di un insediamento abusivo sulle sponde del Tevere all’altezza di Ponte Garibaldi. “Le operazioni di bonifica dell’argine del Tevere dovranno continuare per tutta la lunghezza” ha dichiarato la prima cittadina, giunta sul luogo accompagnata dall’assessora all’Ambiente Paola Muraro e dal presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi.
— L’intervento, informa la Polizia di Roma Capitale, era finalizzato a localizzare e censire insediamenti abusivi di persone situati prevalentemente sotto le arcate dei ponti: i siti sono poi stati bonificati da detriti e rifiuti, offrendo assistenza nei casi di bisogno riscontrati. Oltre agli agenti erano a disposizione un medico Veterinario della ASL per l’eventuale assistenza ad animali, personale dell’AMA e della Sanama per la necessaria pulizia e sanificazione, e personale della Sala Operativa Sociale. Al termine dell’operazione sono stati bonificati una decina di siti, tutti composti da giacigli con tende o materiali di fortuna: sono state inoltre convogliate in discarica più di 20 quintali di materiale, suppellettili di fortuna e rifiuti.
“Il presidio del territorio è fondamentale, ce lo chiedono i cittadini” ha scritto la sindaca Raggi su Facebook. E ha aggiunto: “Non possiamo accettare una baraccopoli, né qui sugli argini del Tevere né da nessuna parte. I cittadini ci dicono che questa è una città insicura, non presidiata, dobbiamo dunque agire immediatamente ed è proprio questa la direzione verso cui andrà la nostra amministrazione”.
“Convocheremo a breve tutti i presidenti dei Municipi coinvolti e una conferenza dei servizi – ha precisato la prima cittadina nel corso del sopralluogo – perché il lungotevere deve essere presidiato, anche con attività per i cittadini. Questo è il modo migliore anche per aumentare la sicurezza: renderlo vivo”.