Donna donna Onlus e AC alleate insieme contro i disturbi alimentari
Scritto da Azione Cattolica il 10 Marzo 2021
QT Places Error: the selected post type doesn't exists or is not active in the plugin settings.La Onlus Donna donna, impegnata nel sostegno di coloro che soffrono di disturbi alimentari, con particolare attenzione alle donne, ha stretto un’alleanza con l’Azione Cattolica di Roma. L’obiettivo comune è combattere questo fenomeno attraverso la loro presenza sul territorio. Roberta Zoppo ha intervistato Nadia Accetti, fondatrice e presidente di Donna donna, per discutere dell’alleanza in considerazione degli appuntamenti dell’8 e del 15 marzo, rispettivamente la Giornata Internazionale della donna e la Giornata Nazionale contro i disturbi alimentari.
Donna donna e AC: nascita e sviluppo dell’alleanza

Nadia Accetti
Sebbene per chi opera nel sociale ogni giorno è da considerarsi speciale, avere delle date che segnano degli avvenimenti ricordano loro perché hanno scelto di percorrere una determinata strada. Donna donna si occupa soprattutto di donne, donne lontane dallo stereotipo mostrato dai media ed ha come missione quella di “rompere gli stereotipi – dice la sua presidente Nadia Accetti – e ridare dignità al corpo della donna”, occupandosi parallelamente di ogni tipo di disturbo alimentare, esperienze queste vissute in prima persona dalla nostra intervistata. L’incontro di Nadia Accetti con la figura di Arminda Barelli, avvenuto durante un periodo “di rinascita”, come è stato da lei definito e che è stato reso possibile attraverso la chiesa e i sacramenti, ha portato Donna donna ad allearsi quasi naturalmente con l’AC. La collaborazione tra le due realtà, iniziata tre anni fa sotto la precedente presidenza, ha consentito di estendere la battaglia di Donna donna a livello territoriale e nazionale.
Donna donna e AC: un’alleanza tra religione e laicità
Nadia Accetti spiega che Donna donna è “un’associazione laica di ispirazione cristiana” avendo vissuto durante la sua guarigione un percorso “di conversione”, affrontato con l’aiuto dei medici perché “scienza e fede devono camminare insieme”. Lungo il percorso la nostra intervistata ha scoperto “l’amore che salva”, un amore fatto di “di gesti concreti” che è “la base di ogni relazione sana” e il punto di partenza “di ogni religione”. Quest’ultimo motivo ha reso possibile l’alleanza tra la Onlus, l’AC e le altre religioni menzionate nel calendario di Donna donna, ormai giunto all’undicesima edizione, nato per testimoniare “che non si è soli”, che “si può guarire e non ci si deve vergognare di chiedere aiuto”, spezzando l’isolamento creato dalla malattia. Il fondamento della Onlus è l’unità: “noi non siamo un frullato – sottolinea Nadia Accetti – siamo una ricetta fatta di tanti ingredienti e ognuno è necessario, importante”. Oltre che con l’AC Donna donna collabora da anni con la Pastorale Sanitaria con cui sono stati “organizzati eventi di sensibilizzazione importanti, primo fra tutti Assisi”. Quest’anno la Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma con S.E. Mons. Paolo Ricciardi “ha voluto dare dignità alla salute della donna. È necessario – rimarca Nadia Accetti – che la chiesa non solo sia un faro ma contribuisca a dare una carezza a milioni di persone che soffrono”, tra cui i genitori perché “dietro un figlio che soffre c’è una famiglia che soffre”. La presidente di Donna donna si augura che l’alleanza con l’AC possa portare “la carezza della Chiesa che è Padre, che è Madre e che davvero non lascia indietro nessuno”.